DOCENTI: Dott.ssa Luisa Rivelli & Dott.ssa Ornella Cavalluzzi

Secondo numerosi studi scientifici, la mindfulness favorisce l'adozione di abitudini di vita sane e anche nel campo della nutrizione la sua applicazione ha dato numerosi risultati positivi. Infatti può alleviare le ansie, lo stress, l'insoddisfazione, le tensioni e tutti quei fattori che possono spingere a mangiare in maniera disordinata e poco sana.

Molti pazienti a studio raccontano di aver mangiato almeno una volta solo per riempire un vuoto, sfogare la rabbia o placare l'ansia, ma quando questo diventa un meccanismo automatico, può provocare danni sia a livello psicologico che fisico. La mindful eating aiuta a essere più presenti e consapevoli durante il momento del pasto (e non solo), e quindi ad avere un'alimentazione meno impulsiva e più equilibrata. Nello specifico il modello MB-EAT (Mindfulness Based - Eating Awereness Training) allena la consapevolezza dello stare nel qui e ora, diventando più presenti ai bisogni emozionali del momento che stanno orientando le scelte a tavola.